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Comitato Provinciale di Brescia

KUNG FU

Kung Fu - Maestro Cafiero

cafiero1Il maestro Salvatore Cafiero nasce a Napoli il 3 Giugno 1969 ed inizia ad apprendere i primi rudimenti sulle arti marziali in tenerissima età da suo padre che nel corso dei suoi viaggi aveva avuto occasione di studiare l'arte coreana del Tang Soo Do. E' inoltre lo stesso padre a trasmettere al figlio l'amore per lo studio dell' I Jing, il classico dei mutamenti.

All'età di nove anni inizia i suoi studi di arti marziali con il Maestro Tino Zegni di Rapallo (Ge) città in cui la famiglia Cafiero si era trasferita nel1976.

Nel 1980 trasferitosi con la famiglia a Genova, inizia a praticare il Karate stile Wado-ryu e Ju Jutsu Sho Rei Kan con il Maestro Val Verde. Durante il primo anno di Liceo fa conoscenza con un compagno di classe di origine cinese, Giorgio Wong. Sarà Giorgio, già allievo del Maestro Shin Dae Woung, ad introdurre l'amico Salvatore ai primi rudimenti dell'arte del Kung Fu e a presentarlo al proprio Maestro.

Nel 1982 per motivi di lavoro la famiglia Cafiero ritorna al sud, e a Napoli il giovane Salvatore inizia a studiare il Karate Shotokan sotto la guida del Maestro Giorgio Scalpini, mentre durante i weekend studia il Karate Full Contact in provincia di Benevento con Mario Mottola, l'allora campione europeo della Wako, divenendone istruttore; ciò nonostante il desiderio di imparare il Kung Fu non era assolutamente scemato.

Nel 1984 inizia a studiare il Kung Fu Shao Lin e il Tai Chi Chuan con il Maestro Stanislao Falanga, ed è insieme allo stesso Falanga che apre la sua prima scuola di Kung Fu in provincia di Benevento, a Cerreto Sannita, paese d'origine della sua famiglia materna.

Nell'estate del 1986 supera a Stresa gli esami di primo Ji con il Maestro Chang Tzu Yao (Zhang Zhou Yao), durante l'ultimo grande stage della Feik, stage che precedette la scissione della federazione avvenuta a causa della scoperta che Chang aveva modificato e riadattato gli insegnamenti, e quello che veniva spacciato per Shao Lin classico della Cina del Nord, era in realtà una intepretazione personale del Pugilato del fior di Prugno.

Nel 1988, durante il primo stage Italiano di Xu Hao a Potenza (oggi Xu Hao vive e prospera in Italia),incontra il Maestro De Rosa e tra i due nasce subito una forte amicizia che li vedrà fianco a fianco fino al 1993. In questi anni sotto la guida del De Rosa, apprende i rudimenti dell'Alchimia Interna e trasferitosi in Thailandia per seguire lo stesso De Rosa inizia i primi studi sulle "Arti Interne". Durante la permanenza in Thailandia incontra e diventa allievo di Osvaldo Gianbenedetti Sanviti detto "Guantanamera" ultimo Maestro del Sole della tradizione Inca, con cui vive esperienze e riceve insegnamenti degni di essere trattati in altra sede.

A causa di visioni diametricalmente opposte l'amicizia tra De Rosa e il Maestro Cafiero s'interrompe bruscamente e così questi decide di partire all'avventura alla volta della Cina. In seguito a tutta una serie di coincidenze incredibili arriva a conoscere uno dei più Grandi esperti di Kung Fu dello Shan Dong: il Gran Maestro Jiang Zhou Cun. Questo suscita subito in lui una fortissima impressione, non solo per la mole straordinaria di conoscenze ed abilità marziali che dimostra di possedere, ma anche per le maniere impeccabili e la profondità di pensiero che lo contraddistinguono. Il 21 Marzo del 1993 inizia così l'avventura Cinese del Maestro Cafiero, egli infatti si trasferisce in Cina per quasi due anni e studia sia con il G.M. Jiang Zhou Cun, sia con Il Maestro Xu Bo Ran, famoso esperto di Tang lang Quan, apprendendo il più possibile sul vero Shaolin Classico della Cina del Nord, il Tang lang quan, lo Sun Bin Quan, il Taijiquan, lo Xing Yi Quan, il Ba Gua Zhang ed il Liu He Ba Fa.

In conseguenza di questi incontri, il Maestro Cafiero sente di essere finalmente giunto ad una fonte di Conoscenza autentica che in passato gli era sempre stata negata, e di poter realizzare quel sogno che lo accompagnava fin dall'infanzia.

Sono anni di duro impegno, durante i quali il Maestro Cafiero iscrittosi nel frattempo all'università di Medicina tradizionale Cinese di Jinan, studia e si allena 15 ore al giorno, senza mai fermarsi.

Nel 2001 il Gran maestro Jiang Zhou Cun lo benedice tramite cerimonia di Iniziazione affidandogli le responsabilità della Yuanyang Men per l'Europa: è risaputo che a tutt'oggi la Scuola Yuanyang fondata dai Maestro Zhou Yong Xian e Zhou Yong Fu è di fatto rappresentata esclusivamente dal Maestro Cafiero.

Nel 2010 il Gran maestro Liu Cheng De lo accetta come discepolo successore per l'insegnamento del Tai Ji stile Hong, suggellando così un rapporto di affetto e stima che si è mantenuto invariato nonostante le difficoltà e le vicissitudini incontrate nel cammino evolutivo, e che minacciavano di tenere lontani Maestro e Discepolo. A riprova di questo, emblematica è la frase contenuta nello stesso certificato di iniziazione in cui si sancisce che: "la Mente del Maestro e dell'Allievo sono divenuti un'unica entità".

Parallelamente la notorietà in Italia del Maestro Cafiero è cresciuta esponenzialmente, e diversi Maestri di fama conclamata, in pieno spirito di reciproca collaborazione e rispetto, ne hanno richiesto i consigli e la guida per poter correggere ed integrare il proprio bagaglio tecnico

Le origini

Se si esclude la famiglia Chen, la maggior parte delle scuole di Tai Ji Quan  indica Zhang San Feng come  fondatore del Tai Ji Quan e di tutti gli Stili Interni, e questo fa di lui una delle figure più amate e controverse nella storia  del Kung Fu ,  sia che lo si consideri un Immortale leggendario od un Maestro storicamente esistito.


Si narra che fosse uno studioso di arti marziali ed un adepto delle scienze alchemiche: aveva studiato per diversi anni presso il monastero di Shaolin e per un altro periodo era stato sul Monte Wudang per studiare il taoismo marziale delle scuole esorcistiche.

Lo stile oggi più diffuso di Tai Ji Quan è lo stile Yang, fondato da Yang Lu Chan. Desideroso di apprenderne i segreti, Yang si recò al villaggio della famiglia Chen , si fece assumere come contadino e si impadronì dello stile assistendo di nascosto alle lezioni di Tai Ji Quan. Quando il maestro Chen Chang Xing lo scoprì  lo trovò tanto bravo che decise di trasmettergli i segreti del Kung Fu di famiglia. La sua arte passò in seguito a Yang Cheng Fu, altro formidabile combattente al quale si deve la diffusione di massa del Tai Ji Quan.

La tecnica

Ogni movimento deve manifestare  il continuo ed equilibrato alternarsi di Yin e Yang secondo le leggi che li definiscono: sono inscindibili, interdipendenti, alla crescita dell’uno consegue la diminuzione dell’altro, giunti al culmine si trasformano nell’opposto.

La dinamica YinYang è rappresentata graficamente nel Tai Ji Tu , il simbolo che viene volgarmente chiamato “tao” ,  nel quale sono racchiusi i Due Principi e i  Quattro Simboli  che il Taoismo utilizza per descrivere ed analizzare ogni fenomeno secondo il  Zhou Yi , detto anche Yi Jing ( I Ching o I King ) : Il Canone Classico del Mutamento.

Per poter praticare correttamente le forme del Tai Ji Quan è necessario applicare adeguatamente  i Cinque Principi Fondamentali: intenzione,concentrazione, rilassamento, respirazione e postura corretta.

  • L’intenzione (Yi)
  • La concentrazione (Nian)
  • la respirazione (Hu Xi)
  • Rilassamento (Song)
  • Postura corretta (Shi)

IL Ba Gua Zhang, o palmo degli Otto Trigrammi è uno stile di combattimento fondato sulle teorie dello I Jing (I Ching, I King, I K’ing a seconda del metodo di traslitterazione) testo classico della millenaria cultura Taoista.

Lo stile, famoso per la circolarità dei passi e la morbidezza delle tecniche, fonda la sua pratica sulla contemplazione mentale dei Trigrammi (Simboli composti da tre linee intere e spezzate simboleggianti le forze della natura) seguendo con i passi  un cerchio immaginario a terra.

Camminando in cerchio e appoggiando a terra prima la punta del piede e poi il tallone, portando quindi il Simbolo Celeste sulla terra e portando il simbolo della Terra verso il cielo, il praticante medita  e mette in pratica il principio dell’Inversione di Acqua e Fuoco, Cielo e Terra.

Le trasformazioni energetiche dello stile sono scandite dalla meditazione sui Gua e la tecnica marziale stessa si fonda su tale principio, ossia le applicazioni nel combattimento sono manifestazioni dei principi  e delle energie rappresentate dai Gua.

Ecco come vengono denominati  i modi fondamentali di utilizzare gli Otto Palmi:

  1. Abbassare - Terra
  2. Sollevare - cielo
  3. Penetrare ruotando - vento
  4. Avvolgere - lago
  5. Spingere - monte
  6. Entrare tagliando - acqua
  7. Separare - fuoco
  8. Percuotere - tuono

Ed ecco le Otto Strategie fondamentali descritte nei termini tradizionali :

  1. Quando (l’avversario) entra, taglia il centro dell’attacco circolare nel centro, o ruota entrando dritto su forza dritta
  2. Aggira la forza che entra: yang avanza, yin arretra, se accetti la forza inghiotti e sputa
  3. Chiudi il centro ruotando per cercare il centro quando (l'avversario) tira
  4. Indietreggia aderendo, rientra ruotando
  5. Trasforma senza sforzo la forza (dell’avversario) in accordo al suo naturale corso
  6. Aumenta la forza opponendo forza contraria, sposta il centro e colpisci
  7. Usa la terra per sollevare, il cielo per affondare, sollevare è come ruotare una lancia, affondare (è come) un colpo di sciabola
  8. Taglia diagonalmente l’attacco diretto e ruota facendo ruotare

Certo la strategia dello stile prevede l’aggiramento dell’avversario, certo è vero che camminando in cerchio meditando sul Dantian si ottiene un corpo forte e vigoroso, ma senza conoscere e mettere in pratica i principi dell’Alchimia Interna Taoista sui quali il Ba Gua Zhang è stato costruito si finisce per girare a vuoto.

Lo Xing Yi Quan (Pugilato della forma della mente) è uno stile di Kung Fu che risale circa al 1.600 dc ed appartiene, insieme al Tai Ji Quan e al Ba Gua Zhang, agli Stili Interni, ma si distingue  in virtù di un assetto strategico estremamente violento ed aggressivo: lì  dove il Tai Ji Quan intercetta e neutralizza e il Ba Gua Zhang  evade per poter rientrare con i suoi caratteristici colpi di palmo, lo Xing Yi impetuosamente avanza in linea retta utilizzando colpi continui e vigorosi.

La storia

Come accade per quasi tutte le scuole di Kung Fu, la storia dello Xing Yi Quan è molto confusa e si perde nella leggenda.

Secondo una parte della trasmissione orale, l'origine dello stile sembra trovarsi  nel monastero di Shaolin, durante la dinastia Liang (502-557), dove i monaci buddisti praticavano il Kung Fu dei Cinque  Animali  simbolo delle Cinque Fasi di trasformazione della forza vitale : si dice che l'Immortale Zhang San Feng abbia unito le conoscenze marziali apprese a Shaolin con i principi alchemici  dei Taoisti, dando così vita a quella che viene denominata  Nei Jia, la Scuola Interna del Kung Fu Cinese .

E' molto difficile stabilire quanto possa esservi di vero in questa leggenda, anche perché fino a prima della dinastia Qing (1644), i maestri di Kung Fu sono sempre stati gelosissimi dei loro segreti e la sola conoscenza della storia dello stile veniva considerata una chiave da trasmettere a pochi discepoli ben selezionati.

Il Kungfu della Mantide Religiosa.
Narra la leggenda cinese che 500 anni fa il Venerabile Maestro Wang Lam si fermò ad osservare il combattimento fra una mantide e una cicala: la mantide era molto più piccola, ma agile e velocissima afferrando e colpendo  nello stesso tempo in poche mosse catturò la cicala. 
Il maestro studiò i movimenti e le strategie della mantide e sconfisse tutti i 17 Maestri del Monastero di Shaolin : allora i Monaci lo pregarono di restare per insegnare il suo nuovo stile e gli conferirono il titolo di “18esima Mano del Buddha”.
 
Lo stile delle arti marziali tradizionali cinesi originariamente praticato dai monaci buddisti del tempio di Shaolin nella provincia di Henan, Cina. Da alcuni lo stile Shaolin Chuan oltre ad essere considerato uno dei più efficaci e antichi stili delle arti marziali asiatiche, ne è considerato per alcuni il progenitore, avendone influenzato in maniera diretta o indiretta la nascita e lo sviluppo.
 
Il Kung Fu degli Otto Immortali Ubriachi.
Stile di Kung Fu  ispirato alle Otto Divinità dell'Ebbrezza Mistica della Tradizione Taoista
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Stage di CrossFit

Domenica 12 Aprile 2014

Via Romolo Gessi, 14 - Brescia

Per Info costi/prenotazioni:
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Pagina Evento: http://www.csen-brescia.it/formazione/stage-crossfit