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Il Qigong è l'arte di coltivare il Qi, accrescerlo, rafforzarlo e raffinarlo, attraverso tecniche esterne e spirituali: respirazione, postura e movimento, concentrazione mentale e meditazione. L'insieme delle sue tecniche, elaborato e sviluppato attraverso i millenni con lo scopo di favorire e mantenere la salute, donare longevità, forza e conoscenza, in vista di una realizzazione anche spirituale, è anche parte importante della Medicina Tradizionale Cinese. La struttura portante del metodo di pratica e di terapia in cui consiste il Qigong, è infatti quella della MTC, poiché ha alla base le stesse leggi (oltre agli stessi principi filosofici), le stesse modalità interpretative e diagnostiche: concetto di energia (Qi), legge dello Yin/Yang; legge dei cinque movimenti, livelli energetici, meridiani, ecc. Dalla MTC, però si distanzia quando si definiscono gli scopi e le tecniche di pratica personale e di terapia sull'altro. Infatti il Qigong considerato parte della MTC, è solo una parte di quello che rappresenta il mondo filosofico, culturale e tecnico alla base della pratica e della terapia del Qigong.
Dal punto di vista terapeutico, il substrato culturale e tecnico su cui si fonda il "lavoro sul Qi" è la Medicina Popolare ed il suo processo di sviluppo nel corso della storia, quella praticata ancora oggi, tradizionalmente, dai maestri di Qigong nelle campagne o nei villaggi, basata sulla vera sensibilità personale e sulla capacità di interagire a livello energetico con il mondo esterno e con le altre persone, ... tutto questo molto prima della vera e propria canonizzazione attuata da quella che attualmente è diventata la Medicina Tradizionale Cinese in uso negli ospedali e diffusa per tutto il mondo. Per quanto riguarda la pratica personale più profonda, le fondamenta sono quelle che mettono insieme le antiche pratiche di longevità taoiste, le tecniche per un lavoro interiore utilizzate nei templi dai monaci buddisti per una crescita della consapevolezza spirituale, o dai praticanti delle arti marziali per una base di preparazione più approfondita che comprendeva proprio una cooperazione di corpo - respiro - mente attraverso lo stesso "lavoro sul Qi".
Il maestro Salvatore Cafiero nasce a Napoli il 3 Giugno 1969 ed inizia ad apprendere i primi rudimenti sulle arti marziali in tenerissima età da suo padre che nel corso dei suoi viaggi aveva avuto occasione di studiare l'arte coreana del Tang Soo Do. E' inoltre lo stesso padre a trasmettere al figlio l'amore per lo studio dell' I Jing, il classico dei mutamenti.
All'età di nove anni inizia i suoi studi di arti marziali con il Maestro Tino Zegni di Rapallo (Ge) città in cui la famiglia Cafiero si era trasferita nel1976.
Nel 1980 trasferitosi con la famiglia a Genova, inizia a praticare il Karate stile Wado-ryu e Ju Jutsu Sho Rei Kan con il Maestro Val Verde. Durante il primo anno di Liceo fa conoscenza con un compagno di classe di origine cinese, Giorgio Wong. Sarà Giorgio, già allievo del Maestro Shin Dae Woung, ad introdurre l'amico Salvatore ai primi rudimenti dell'arte del Kung Fu e a presentarlo al proprio Maestro.
Nel 1982 per motivi di lavoro la famiglia Cafiero ritorna al sud, e a Napoli il giovane Salvatore inizia a studiare il Karate Shotokan sotto la guida del Maestro Giorgio Scalpini, mentre durante i weekend studia il Karate Full Contact in provincia di Benevento con Mario Mottola, l'allora campione europeo della Wako, divenendone istruttore; ciò nonostante il desiderio di imparare il Kung Fu non era assolutamente scemato.
Nel 1984 inizia a studiare il Kung Fu Shao Lin e il Tai Chi Chuan con il Maestro Stanislao Falanga, ed è insieme allo stesso Falanga che apre la sua prima scuola di Kung Fu in provincia di Benevento, a Cerreto Sannita, paese d'origine della sua famiglia materna.
Nell'estate del 1986 supera a Stresa gli esami di primo Ji con il Maestro Chang Tzu Yao (Zhang Zhou Yao), durante l'ultimo grande stage della Feik, stage che precedette la scissione della federazione avvenuta a causa della scoperta che Chang aveva modificato e riadattato gli insegnamenti, e quello che veniva spacciato per Shao Lin classico della Cina del Nord, era in realtà una intepretazione personale del Pugilato del fior di Prugno.
Nel 1988, durante il primo stage Italiano di Xu Hao a Potenza (oggi Xu Hao vive e prospera in Italia),incontra il Maestro De Rosa e tra i due nasce subito una forte amicizia che li vedrà fianco a fianco fino al 1993. In questi anni sotto la guida del De Rosa, apprende i rudimenti dell'Alchimia Interna e trasferitosi in Thailandia per seguire lo stesso De Rosa inizia i primi studi sulle "Arti Interne". Durante la permanenza in Thailandia incontra e diventa allievo di Osvaldo Gianbenedetti Sanviti detto "Guantanamera" ultimo Maestro del Sole della tradizione Inca, con cui vive esperienze e riceve insegnamenti degni di essere trattati in altra sede.
A causa di visioni diametricalmente opposte l'amicizia tra De Rosa e il Maestro Cafiero s'interrompe bruscamente e così questi decide di partire all'avventura alla volta della Cina. In seguito a tutta una serie di coincidenze incredibili arriva a conoscere uno dei più Grandi esperti di Kung Fu dello Shan Dong: il Gran Maestro Jiang Zhou Cun. Questo suscita subito in lui una fortissima impressione, non solo per la mole straordinaria di conoscenze ed abilità marziali che dimostra di possedere, ma anche per le maniere impeccabili e la profondità di pensiero che lo contraddistinguono. Il 21 Marzo del 1993 inizia così l'avventura Cinese del Maestro Cafiero, egli infatti si trasferisce in Cina per quasi due anni e studia sia con il G.M. Jiang Zhou Cun, sia con Il Maestro Xu Bo Ran, famoso esperto di Tang lang Quan, apprendendo il più possibile sul vero Shaolin Classico della Cina del Nord, il Tang lang quan, lo Sun Bin Quan, il Taijiquan, lo Xing Yi Quan, il Ba Gua Zhang ed il Liu He Ba Fa.
In conseguenza di questi incontri, il Maestro Cafiero sente di essere finalmente giunto ad una fonte di Conoscenza autentica che in passato gli era sempre stata negata, e di poter realizzare quel sogno che lo accompagnava fin dall'infanzia.
Sono anni di duro impegno, durante i quali il Maestro Cafiero iscrittosi nel frattempo all'università di Medicina tradizionale Cinese di Jinan, studia e si allena 15 ore al giorno, senza mai fermarsi.
Nel 2001 il Gran maestro Jiang Zhou Cun lo benedice tramite cerimonia di Iniziazione affidandogli le responsabilità della Yuanyang Men per l'Europa: è risaputo che a tutt'oggi la Scuola Yuanyang fondata dai Maestro Zhou Yong Xian e Zhou Yong Fu è di fatto rappresentata esclusivamente dal Maestro Cafiero.
Nel 2010 il Gran maestro Liu Cheng De lo accetta come discepolo successore per l'insegnamento del Tai Ji stile Hong, suggellando così un rapporto di affetto e stima che si è mantenuto invariato nonostante le difficoltà e le vicissitudini incontrate nel cammino evolutivo, e che minacciavano di tenere lontani Maestro e Discepolo. A riprova di questo, emblematica è la frase contenuta nello stesso certificato di iniziazione in cui si sancisce che: "la Mente del Maestro e dell'Allievo sono divenuti un'unica entità".
Parallelamente la notorietà in Italia del Maestro Cafiero è cresciuta esponenzialmente, e diversi Maestri di fama conclamata, in pieno spirito di reciproca collaborazione e rispetto, ne hanno richiesto i consigli e la guida per poter correggere ed integrare il proprio bagaglio tecnico
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