Dalla nascita alla fase adulta un bambino compie innumerevoli cambiamenti sotto il profilo psicofisico. È stupefacente però sottolineare come, in termini percentuali, le modificazioni che avvengono nel corso dei primissimi anni di vita sono le più marcate e significative, e rappresentano altresì le basi per i cambiamenti che avverranno anche nelle fasi successive.
È in questo periodo che prendono forma le capacità comunicative di tipo verbale e non, che gli schemi motori di base compaiono e si rafforzano, che germoglia la personalità del nuovo individuo. In tale contesto l’istruttore che affianca il bambino nell’attuazione del movimento nelle prime attività sportive riveste un’importanza cruciale, sia nel consentire un armonioso sviluppo fisiologico, sia sotto l’aspetto cognitivo: dalla scoperta, alla presa di conoscenza dell’ambiente che lo circonda, fino all’acquisizione di concetti come il tempo e lo spazio.
Date del corso:
REQUISITI MINIMI PER ACCEDERE AL CORSO SONO:
La durata del corso è stimata in 16 ore (4 giornate infrasettimanali) di Teoria e pratica.
Le lezioni si terranno secondo i seguenti orari: (9.00 – 13.00).
STRUTTURA DEL CORSO
1. INTRODUZIONE
2. LO SVILUPPO COGNITIVO: UNA SPUGNA CHIAMATA CERVELLO
PSICOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA
Cenni storici - Teorie dello sviluppo - Ereditarietà ed ambiente - Lo sviluppo del bambino –
Gli stadi di sviluppo di Piaget - Il costruttivismo
GIOCO E SVILUPPO COGNITIVO
Assimilazione – Accomodamento - Il gioco di esercizio - I giochi simbolici - I giochi con regole
3. LO SVILUPPO EMOTIVO: LEGAMI E DISTACCHI
Emozioni primarie e secondarie - Lo sviluppo dell’emotività
4. LO SVILUPPO PSICOMOTORIO:UNA CRESCITA VELOCISSIMA
Camminare - Le tappe della mobilità - Come favorire il coordinamento motorio (e scegliere le prime scarpine) - Idifetti d’atteggiamento - Le domande più comuni
5. COS’E’ IL MOVIMENTO, CHE COSA COINVOLGE: LA PSICOMOTRICITA’
Finalità generali - Obiettivi generali - Metodologia di lavoro
6. QUANDO IL CUCCIOLO E’ TROPPO VIVACE
IL BAMBINO PROBLEMATICO
SINDROME DA DEFICIT ATTENTIVO
Caratteristiche primarie e secondarie - Scheda di osservazione –Interventi –
Tecniche comportamentali - Gestione del comportamento - Tecnica del premio/rinforzo
7. LO SPAZIO COME VALVOLA DI SFOGO
8. IL RUOLO EDUCATIVO DEL GENITORE: MANCA IL MANUALE D’USO
La responsabilità genitoriale - Interazione madre-bambino: linee guida - Massaggio bioenergetico:
i benefici del contatto .
9. ESSERE EDUCATORI: UNA PREDISPOSIZIONE NATURAL