Chiamatela difesa personale, arte marziale, sistema di combattimento… anzi, chiamatelo VingTsun! Arriva dalla Cina ed è stato inventato quasi cinquecento anni fa, ma l’età non sembra affatto pesare. Si tratta di un’arte marziale a tutti gli effetti, sulle cui origini aleggia un certo mistero, dovuto alla mancanza di documentazione scritta. Quel che è certo è che l’efficacia nel combattimento e nella difesa sono i cardini della disciplina: con il VingTsun il praticante impara a sviluppare una migliore sensibilità del corpo, con la quale può “avvertire” i movimenti di un avversario prima che questi si definiscano e vengano portati a compimento, come per esempio un attacco. Ovviamente per fare ciò serve il contatto fisico, ma nel VingTsun non manca certo la parte di studio per arrivare sviluppare questo tipo di allenamento con l’avversario. La disciplina prevede lo studio di tutte le distanze del combattimento e impiega tutte le “armi” del corpo, come pugni, calci, gomitate, ginocchiate, leve, proiezioni e lotta, ma anche l’uso di speciali tecniche di rilassamento psico-fisico, perché la difesa personale inizia da sé stessi: combattere le posture sbagliate, apprendere i migliori metodi di respirazione, saper sfruttare al meglio e in modo corretto le articolazioni per star bene e vivere in modo migliore.